La Audi R8 elettrica torna in pista? L’ex capo della ricerca Wolfgang Dürheimer, allontanato in maniera decisa dalla Casa tedesca qualche mese fa, aveva concentrato sforzi e risorse sull’ibrido plug-in, un sistema che debutterà tra qualche mese sulla A3 e-tron. La strategia di Dürheimer riportava però in garage la super sportiva elettrica R8 e-tron. Ora, secondo quanto riportano gli inglesi di Autocar, la nuova gestione di Ulrich Hackenberg potrebbe decidere di riprende il progetto e avviare la produzione della R8 e-tron già nella seconda parte del 2014. Qualche dettaglio per gli appassionati: 375 cavalli, da 0 a 100 in circa 4,5 secondi e un’autonomia di 400 km.
Sarà vero? Ho i miei dubbi. Che senso avrebbe una sportiva R8 elettrica? Ok, per abbassare le emissioni medie di CO2 della gamma Audi avvicinandole ai 95 grammi per km chiesti dall’Unione Europea per il 2021. Non certo però a rispondere alla i8 dei mai amati cugini di Bmw: la i8 è un’ibrida plug-in, un’ibrida ricaricabile, senza problemi di autonomia avendo a bordo comunque un motore a benzina, la R8 è invece un’elettrica pura con evidenti limiti di percorrenza se si usa in modo sportivo. Non è un caso che Mercedes abbia deciso di abbandonare il progetto della SLS AMG a batterie. A meno che, e per me è probabile, a differenza di quanto raccontato dagli inglesi, Audi non stia sviluppando piuttosto una R8 e-tron ibrida plug-in. I conti così tornerebbero.
A non tornare comunque è la strategia Audi sulle elettriche. Ho i miei dubbi che a Ingolstadt abbiano deciso cosa fare, R8 compresa. Come rispondere all’offensiva, di prodotto e di marketing, della Bmw i3? E quando anche Mercedes lancerà Classe B e Smart elettrica? Puntare tutto sull’ibrido plug-in (su questo Martin Winterkorn, numero 1 del gruppo Volkswagen, sembra non avere dubbi), scelta dal mio punto di vista corretta, potrebbe però non bastare, soprattutto se il concetto premium si coniuga sempre più a innovazione e tecnologia. Ma il vanto di Audi non è essere all’avanguardia della tecnica?