Auto 2014, ci siamo. Non buttate la vecchia auto perché di questi tempi non si butta niente, ma certo le novità e forse qualche tentazione per farlo non mancheranno.  Personalmente, butto giù solo una breve guida su quello che non abbiamo mai visto finora. 6 veri nuovi modelli. Se vi sembrano troppo arbitrari (non sono nemmeno tutti da seguire), liberi di cercare su Google o, se siete sfortunati, di comprarvi qualche rivista con il solito catalogo. Chissà se completo.

MODELLO 1. E’ una persona, un modello (speriamo) per il futuro. Il post a lei dedicato lo abbiamo intitolato in modo cinematografico: tutti pazzi per Mary. Parlo di Mary Barra, la prima donna della storia del mondo dell’automobile a guidare un grande gruppo, e che gruppo, la Gm. In servizio da metà gennaio. Non la conosco, ha come tutte e tutti dei punti deboli ma la notizia in un settore così conservativo mi ha entusiasmato, qui  in fondo un paio di gossip.

MODELLO 2. Non ho mai amato particolarmente le Bmw, ma ammetto che sono molto curioso di guidare la prima Bmw a trazione anteriore e pure monovolume compatta. Tutto questo perché ha il nuovo pianale della Mini terza serie e perché anche a Monaco bisogna arrangiarsi e non tirarsela troppo. Ancora non credo ai miei occhi: la vedremo su strada quest’anno, nome di battesimo doppio come quando si va all’anagrafe indecisi o profondamente divisi con la scelta dell’altro genitore: Bmw 2 Active Tourer.

MODELLO 3. L’omologazione Euro 6 in Europa per auto benzina e diesel entrerà in vigore dall’1 settembre. Direte: e che novità è, la 6 dopo la 5? E’ un modello su come i costruttori vadano obbligati a fare passi sempre più stringenti in fatto di emissioni, in questo caso con il diesel a doversi dare la ripulita maggiore. Diverse Case, da Fiat a Bmw, hanno già in commercio motori predisposti per la nuova omologazione, giocando in anticipo per motivi di mercato. Ma sarebbe ora che tutti loro la smettessero di frenare e battagliare per  ritardare ogni volta quella che  dovrebbe essere invece una corsa alla riduzione dell’impatto ambientale, costosa ma conveniente. Perfino per chi la macchina non la usa, pensa te.

MODELLO 4. La Volvo presenterà la nuova generazione della XC90. Non è una notizia. La notizia è che la XC90 rischia di essere ricordata come il primo veicolo su strada in Europa ad assomigliare molto all’auto che si guida da sola. Non completamente, come gli svedesi e molti altri stanno ancora sperimentando: avrà però in dotazione una tale selva di telecamere, sensori e radar che, imbottigliati nel traffico, potrà andare in colonna tutta da sola. Un assaggio. Da provare, ovviamente per credere.

MODELLO 5.  Formula E,una specie di formula 1 di sole auto elettriche, si corre da settembre, start a Pechino, dieci squadre, una con Leonardo Di Caprio (mah), motori con potenza da 180 cv fino ai 270 cv con aiutino e per qualche momento. Ma a che serve, sponsor esclusi? A lavarsi la coscienza? Avrà ricadute tecnologiche sulle auto elettriche di serie per tutti i giorni, ancora penalizzate da una autonomia ridotta? E se si deve andare al massimo della potenza, sia pure a volt, che c’azzecca con un ambiente migliore? Un modello di domande.

MODELLO 6. Io lo darei per nuovo di zecca, anche se ha 40 anni. Perché potrebbe non capitare più la rinascita di una Golf. Una specie di macchina Apple detto col senno di poi, nel senso che quella prima ha cambiato le sorti dell’azienda produttrice, facendo tendenza e piacendo a tutti e tutte. La Golf nasce nel maggio del 1974, tirando fuori la Volkswagen dai guai dopo la fine del lungo successo del Maggiolino. Trazione anteriore (!), carrozzeria dagli angoli acuti come la matita di Giugiaro di Italdesign che l’ha disegnata. Un modello di coppia affiatata, che spegne però le candeline nel giorno in cui non staranno più insieme. Dal 2014 Giugiaro, nessun Giugiaro, sarà più a capo di Italdesign. Ogni storia ha un inizio e una fine, ma la coincidenza con Golf è diabolica.

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