Car guy addio? C’è chi sopravvive, ma una tendenza nell’auto si è rafforzata negli anni della grande crisi economica: manager di formazione finanziaria hanno preso il volante al posto di uomini più appassionati di bielle e pistoni. E anche in tempi di ripresa (Usa) o di ripresina (Europa), la tendenza si conferma, con una importante novità: finanza fa rima con donna.

Oggi le donne non solo avanzano finalmente nel settore – Mary Barra alla Gm e Linda Jackson alla Citroen, per citare le prime della classe in quanto a posizione – ma sono quelle di formazione finanziaria a salire sempre più in cima. Se l’ingegnere Barra è l’eccezione che conferma la regola, Jackson da lì viene, così come le ultime due promozioni in casa Gm.

Dall’1 luglio, Dhivya Suryadevara diventa vice president finanza  del gruppo americano, prendendo il posto di un’altra donna, Niharika Taskar Ramdev, che a sua volta è stata promossa a direttore finanziario di Gm International, ufficio da 14 miliardi di ricavi l’anno per quasi 100 mercati.

La tendenza non riguarda solo l’auto. Nelle scorse settimane, Ruth Porat, una delle poche top manager donne di Wall Street, ha lasciato la direzione finanziaria della banca d’affari Morgan Stanley per andare a ricoprire la stessa posizione a Google.  Qui sono in ballo il fascino e i soldi della Silicon valley, ma è un altro segno che il mondo sta cambiando. Senza dimenticare che Janet Yellen guida la Federal Reserve da più di un anno.

Come ha detto in una intervista a Repubblica in pool con alcuni quotidiani europei Christine Lagarde, direttrice generale del Fondo monetario internazionale, fra le cose che le piacerebbe fare ci sarebbe “portare un po’ più di buon senso in stanze dove c’è troppo testosterone e troppa presunzione”. Nell’auto, sono parole sante.

Lascia un commento