Maserati ed in particolare la Ghibli, stanno producendo un effetto positivo sul made in Italy. La conferma arriva direttamente dall’Istat. Nell’ultimo bollettino sulla produzione industriale, relativo al mese di gennaio 2014, l’istituto di statica segnala un aumento della produzione di autoveicoli italiani del 7,7% rispetto allo stesso mese del 2013. Si dirà: una rondine non fa primavera. Ma in realtà la produzione di vetture, dopo alcuni anni di caduta verticale, risulta ormai costantemente in crescita. Ecco i dati: + 2,4% a ottobre; + 19,7 a novembre; + 1,9% a dicembre, +7,7, come detto, a gennaio.

I valori – spiegano all’Istat – vengono calcolati attraverso una media ponderata fra i numeri assoluti delle auto prodotte e il loro valore. E poiché in Italia la produzione della Panda è stabile, quella dei furgoni Ducato in lievissima crescita e quella di Punto e Giulietta in netto calo, l’effetto statistico positivo non può che essere prodotto dalla Ghibli. Il cui assemblaggio è andato a regime proprio ad ottobre “costringendo” lo stabilimento di Grugliasco a parecchi sabati di straordinario. La consistenza dell’ “effetto Maserati” sul made in Italy è confermata anche da altre rilevazioni Istat. A dicembre, ultimi dati disponibili,  sono state esportate automobili italiane verso gli Usa per un valore di 122 milioni di euro (+145%) e verso la Cina per 41 milioni (+343%).

Lette in filigrana queste cifre anticipano l’evoluzione del dna che Marchionne intende dare all’auto made in Italy, non più diretta solo ai mercati europei ma a quelli di tutto il mondo. Evoluzione che potrebbe avere ulteriori sviluppi a partire dal luglio quando dalle catene di montaggio di Melfi usciranno i primi esemplari della Renegade, la prima Jeep “made in Italy”.

Commenti

    […] Dalla sua italianità, appunto, intesa come mix di design, lusso, storia, divertimento e… compromessi progettuali. La nostra cultura, infatti, piace anche per le sue contraddizioni ed è in tal senso che questa Maserati è una perfetta ammiraglia di italianità. Il che va inteso come un valore positivo. Marchionne due anni fa lo ha capito e ora sta raccogliendo i primi frutti. Che fanno bene anche al PIL del paese. […]

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