Tutti vogliono Uber. Tassisti esclusi, ovviamente. Microsoft, secondo quanto riporta Bloomberg, avrebbe investito 100 milioni di dollari nell’azienda creata da Travis Kalanick per prenotare un taxi privato in tutto il mondo con una semplice app. Non è la prima volta che le due società flirtano, già lo scorso gennaio Microsoft aveva ceduto a Uber una parte di Bing Maps con i suoi 100 ingegneri. Fin qui nulla di male.
Se non fosse che Uber è da tempo legata a Google attraverso Google Ventures con un investimento (nel 2013) di 258 milioni di dollari. I rapporti tra i due a questo punto non devono essere più dei migliori e forse Uber inizia a vedere nell’auto di Google un concorrente robotizzato ai suoi conducenti sparsi in 58 paesi e oltre 300 città. Tanto che, per difendersi (e rendersi indipendente) da quello che vedrebbe ora come un rivale, nei mesi scorsi aveva siglato un accordo con la Carnegie Mellon University, uno dei centri più avanzati negli Stati Uniti nell’intelligenza artificiale e la guida autonoma. E ora Microsoft sarebbe pronta ad approfittare della lite per recupare il terreno perso rispetto ai concorrenti (Apple inclusa), nel mondo della nuova mobilità.
Un triangolo che finora sembra premiare Travis Kalanick come unico vincitore: il valore della sua Uber è passato in pochi mesi da 40 a 51 miliardi di dollari.