Ferie d’agosto, un refolo mi arriva all’orecchio nonostante l’afa: Marchionne potrebbe ingaggiare Giugiaro come super consulente per il design di FCA. Accendo l’aria condizionata e ragiono: Giorgetto è in effetti un uomo libero, dopo aver ceduto le ultime azioni di Italdesign al gruppo Volkswagen. Forse c’è qualche clausola di non concorrenza firmata con i tedeschi, forse sarebbe strano se ci fosse considerando quanto costerebbe, dopo tutti i soldi che da Wolfsburg gli hanno dato.

Eppoi Giugiaro è un marchio a sé. Le voci su che farà da grande a 77 anni sono molte (auguri, sabato 8 agosto) e la prima (un po’ più)  inter pares è oggi questa. Anche se Marchionne ha già un consulente per il design, Lorenzo Ramacciotti, e di fresca nomina un capo del centro stile di FCA americano. Nonostante la scuola italiana di design nel mondo sia considerata come la Nutella. Rinomata e buona.

Però che ideona sarebbe Giugiaro a casa Marchionne … Giugiaro ha lasciato i tedeschi dopo che la luna di miele era finita da un pezzo, gli stessi tedeschi che hanno fatto la posta all’Alfa Romeo spingendo Marchionne a giurare in pubblico: finché sarò Ceo, non venderò mai l’Alfa alla Volkswagen. Immaginate che vendetta fredda.

Detto questo, i pro e i contro:

Pro: Giugiaro potrebbe essere prezioso soprattutto per l’Alfa Romeo di Marchionne. Ben oltre il prodotto, considerando che tre modelli degli otto annunciati sono già pronti. La verità è che da mesi Marchionne sta utilizzando l’Alfa come leva per spingere il titolo in borsa, nella necessità di provare a dare un qualche valore aggiunto al gruppo e al titolo FCAU dopo la prossima quotazione a parte della Ferrari. Mettere insieme i nomi di Alfa Romeo e Giugiaro sarebbe una operazione di marketing strepitosa (e giusto 30 anni dopo l’Alfa Romeo 159, l’ultima by Giugiaro).

Contro: tra Giugiaro e Marchionne non risultano particolari rapporti. Anzi. Quando il designer passò alla corte di Wolfsburg, del manager disse ai quattro venti quello che tutti o quasi continuano a pensare ma che in pochi dicono a voce alta o scrivono: “Marchionne è un uomo di finanza, non è uomo di prodotto”. Giugiaro poi si lamentò di essere stato “dimenticato” da Marchionne ed ebbe parole non tenere sul destino dell’Alfa Romeo guidata dal manager.

Vecchie ruggini, ferie d’agosto, sussurri e grida. Bah, spengo l’aria condizionata e torno al ventilatore.

ps Però, la storia. Correva il 2002, Fiat Auto era sull’orlo del baratro, mi arriva la notizia più che certa e non solo un refolo che l’allora a.d. Giancarlo Boschetti aveva telefonato a Walter de Silva – fuggito al gruppo Volkswagen nel 1999 – chiedendogli di tornare alla corte del Lingotto. Il gran designer ringrazia e dice no. Scrivo tutto e, tre o quattro giorni dopo, a precisa domanda del Corriere della Sera de Silva risponde che sulla via di Torino non l’avrebbero più visto.

Lascia un commento