Non c’è nulla da fare. L’auto elettrica a Toyota non piace proprio. L’ennesima conferma qui a Tokyo. Ho parlato con Koei Saga, membro del Board of Directors and Senior Managing Officer di Toyota, una vita spesa all’interno della Casa giapponese, dalla laurea a oggi. In totale sono 38 anni. Saga le ha viste tutte a Nagoya. Tranne l’auto elettrica.

Il manager, quando arriviamo al dunque, conferma la teoria di Toyota: a oggi, le batterie al litio non offrono l’affidabilità e soprattutto la capacità di energia necessaria a un’auto. In sostanza: la carica di “corrente” utile è ancora troppo limitata. L’esempio è lo smartphone (Saga mostra il suo Samsung): durata infinita in stand-by ma che si riduce drasticamente quando si usano le app o si naviga sul web. Troppo poco.

La conferma qualche ora dopo quando, presentando il suo Powertrain Approch, Toyota fa apparire in una slide “miracolosamente” l’auto elettrica (l’immagine che trovate nel post), salvo ignorandola completamente con la stessa velocità durante tutta la presentazione. Nemmeno una parola spesa alla voce EV.

Meglio quindi puntare, secondo Saga, sull’idrogeno con le fuel cell al posto delle batterie al litio come sulla Mirai o sul concept della Lexus LF-FC mostrato qui al Tokyo Motor Show. Oppure sull’ormai consolidata tecnologia ibrida. A patto anche qui di non usare le batterie al litio: la nuova quarta generazione della Prius le adotterà ma con “moderazione”.

Solo in alcuni Paesi la Prius avrà i sistemi al litio (principalmente Stati Uniti e Giappone), per il resto si continuerà ad usare il nichel idruri metallici, la stessa tecnologia della prima Prius del 1995. Tanto più se, come mi ha spiegato l’ingegnere capo Koji Toyoshima, la futura versione a trazione integrale della Prius “utilizzerà  solo le batterie al nichel perché meno soggette a cali di capacità alle basse temperature”. Niente da fare batterie a litio ed elettriche in Toyota non piacciono proprio.

Commenti
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    Peccato, perché l’idrogeno fino ad oggi non ha saputo dimostrare nulla di interessante su strada, nulla di serie, nulla di veramente funzionale e nulla che non abbia manutenzione ridotta, sicurezza intrinseca, efficienza alla ruota ed un approvvigionamento energetico che non fosse da astronave.
    Personalmente preferisco caricare i miei veicoli elettrici, a casa ed in colonnina, sulle autostrade come faccio da cinque anni a questa parte e non mi fermerò mai a mettere un vettore energetico gassoso a 700atmosfere nella mia auto, vettore prodotto dal metano con scarsi rendimenti energetici e con una filiera simile a quella del petrolio, ed ancora, con efficienza energetica globale (Life Cycle Assessment) talmente scarsa da farti rimpiangere tecnicamente le auto a gpl…
    L’economia dell’idrogeno è il proseguimento di quella del petrolio, entrambe sono risorse preziose, sprecate nel mondo dei trasporti e non mi sorprende che siano portate avanti da una grande casa auto che usa ancora il Nmh…

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