C’è car sharing e car sharing. Audi ha appena lanciato la sua idea: il car sharing di condominio. Dimenticatevi però di condividere l’auto con il vicino antipatico del primo piano oppure di litigare con il portiere dello stabile per il parcheggio. Il dove sarà attivo il servizio, la dice lunga sulla strategia che ha in mente la casa tedesca: il servizio Audi at home sarà presente al Lumina di San Francisco, uno dei più grandi condomini di lusso della California, al Four Seasons Residences di MiamiRoba esclusiva. I clienti avranno a disposizione S7, S5 Cabriolet, SQ5, TT Roadster, Q7, and RS5 Cabriolet, tutte super equipaggiate con l’allestimento top di gamma e sempre disponibili. Il servizio, rassicurano in Audi USA, sarà esportato presto in altre città degli Stati Uniti.

L’idea dei tedeschi sul car sharing è ben chiara (lo avevamo raccontata già in questo post): “Con la forma tradizionale del servizio non si fa business“, mi ha raccontato qualche mese fa Rupert Stadler, numero della Casa tedesca. “Il car sharing per come lo vediamo noi deve diventare un servizio aggiuntivo per i nostri clienti”. Qualcosa che somiglia forse più a una operazione di marketing piuttosto che a un vero car sharing. Che in tempi di dieselgate, negli Stati Uniti può anche aiutare.

A mancare, almeno mentre scrivo, è la tariffa del servizio. L’unica indicazione è che comprenderà la pulizia dell’auto, assicurazione, eventuali pedaggi e sarà senza limiti di percorrenza (sia se si prende un’auto un’ora che per la giornata). Anche se a vedere l’esclusività delle location, il prezzo sarà solo un dettaglio.

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