Una buona notizia: il governo inizia a occuparsi di ambiente. Finalmente. Il ministro Graziano Delrio ha indicato le misure contenute previste nella legge di stabilità 2016 che riguardano trasporti e infrastrutture. Tra queste ci sono risorse per lo sviluppo dell’intermodalità per porti e ferrovie per quasi 200 milioni di euro fino al 2018 e per la mobilità ciclabile altri 94 milioni, anche in questo caso fino al 2018. Ai quali si aggiunge un fondo di 430 milioni per il trasporto pubblico locale (2019 – 2022). Ottimo.

Peccato, però, che parlando di “mobilità sostenibile” nella comunicazione del ministero non ci sia alcun cenno ad una eventuale network di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, oppure per una prima rete di distributori di idrogeno. L’Italia vuole giocarla sul serio questa partita? E’ ancora presto per saperlo, sebbene ci sia già un ritardo nel non averlo fatto prima.

Tweet Delrio

Nel piano di Delrio, non si parla neppure di logistica, ovvero di come distribuire le merci in città. Vanno bene i piani di intermodalità del Paese, ma come si risponde a livello locale alla questione smog? Perché non puntare alla conversione elettrica o a gas dei veicoli commerciali? Nulla si dice poi sul rinnovamento del parco veicolare che in Italia ha un’età media di 9 anni e mezzo. In sostanza: il veicolo medio italiano è un vecchio Euro 3. E i risultati si vedono.

A meno che misure in questa direzione non arrivino dal ministero dell’Ambiente: il ministro Gian Luca Galletti ha annunciato, via tweet, 35 milioni di euro dedicati alla mobilità sostenibile. Da spendere come e quando? Non si sa. Non resta che mettersi seduti e aspettare.

Tweet Galletti Ambiente

* Sul Corriere della Sera del 29 dicembre, il ministro Graziano DelRio ammette il ritardo dell’Italia su elettrico e idrogeno. Qualcosa finalmente sembra muoversi.

DelRio Corriere

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