Marchionne si è “fidanzato” con Google, ma a sorpresa si è beccato una scenata di gelosia da chi proprio non s’aspettava: i fornitori italiani. E’ toccato a Mauro Moretti, amministratore delegato di Finmeccanica, punzecchiare il manager col maglione. “FCA potrebbe trovare qualche soddisfazione anche guardando verso Torino e non solo alla California”, ha sibilato Moretti durante una visita ai  “suoi” 3.300 ingegneri e ricercatori concentrati proprio nella capitale sabauda soprattutto per progettare aerei e droni. Che dopotutto “guidano” da soli, da sempre.

Una filippica “nazionalista” in piena regola. “Noi stiamo già sviluppando sistemi di guida senza pilota. Abbiamo vinto importanti gare a livello mondiale. Siamo primissimi in Europa in questa tecnologia e quei sistemi li possiamo fare anche no”, ha aggiunto Moretti nel suo stile sempre asciutto e diretto.

Il bello è che Marchionne non si è nascosto dietro a un dito. “Sono disposto a parlare immediatamente con Moretti – ha replicato l’amministratore delegato di FCA – ma l’ultima volta che ci siamo visti a cena non mi ha detto nulla”.

Ma davvero l’auto a guida autonoma potrebbe nascere anche su tecnologie made in Italy? La risposta è chiara: sì. E in pista non c’è solo Finmeccanica. Anche gli ingegneri della StMicroelectronics di Agrate, azienda italofrancese delle nanotecnologie a guida italiana e con ben 50.000 dipendenti nel mondo, hanno messo a punto progetti molto avanzati soprattutto con Bosch e, in parte minore, con Magneti Marelli. E’ noto poi che quest’ultima dalla sua fabbrica di Bari già fornisce piccoli motori elettrici, decisivi per la guida autonoma, anche a produttori nipponici.

Al di là del siparietto Marchionne-Moretti, l’auto a guida autonoma potrebbe diventare una nuova frontiera per la componentistica italiana che resta una delle più importanti del mondo. Lo dimostrano gli ultimi dati, freschi di stampa, che attribuiscono alla componentistica d’auto “made in Italy” una quota di export pari a quasi 20 miliardi di euro nel 2015 ovvero il 5% di tutte le esportazioni italiane. Con un trend fortissimo verso gli Stati Uniti: + 20% nel 2014 e + 6,9% nel 2015. In scia con la FCA di Marchionne. Qualcuno avverta Moretti.

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