Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio vs Tesla Model X. Confronto sulla carta impossibile; sono il primo a pensarlo. Rigorosamente a benzina la prima, totalmente elettrica la seconda, hanno in comune lo 0-100, con la Tesla in versione P90D dotata del pacchetto Ludicrous.

Il “faccia a faccia” tra le due, che mi sono trovato davanti durante la mia permanenza in Inghilterra, mi ha stupito, quanto meno per il pubblico che hanno catalizzato. Mi trovavo al Festival of Speed di Goodwood, durante il lungo week-end di uno degli eventi motoristici più stupefacenti al mondo, che si svolge alla fine di giugno, da 23 anni. Un sapiente mix tra l’eleganza della curatissima e bucolica campagna inglese e la chiassosa passione per i motori.

Sia l’Alfa Giulia che la Tesla Model X facevano il loro debutto inglese nel “day after” Brexit, nella tenuta di Lord March, pronte a sfilare sulla famosa Hillclimb. Total Black la prima, argento la seconda, erano tra le prestigiose vetture del Michelin Supercar Paddock, in compagnia delle one-off da nababbi e altre supercar esclusive.

Per ogni vettura una presentazione e una discussione riguardo linea e prestazioni, animate da una cara amica, la celebre pilota e giornalista inglese, Amanda Stretton. Entrambe apprezzate da pubblico e giuria, non sono arrivate tra le cinque finaliste, battute da Aston Martin Vulcan, Mercedes AMG GT R, Ferrari 488 e via dicendo.

L’Alfa Giulia, rispetto alla Model X, ha dalla sua una linea indubbiamente riuscita e attraente, e nella hillclimb dei quattro giorni dell’evento non ha sfigurato. La Tesla invece, vuoi per l’aggettivo “supercar” nel nome della categoria di appartenenza, vuoi per la carrozzeria non esattamente da sogno, faceva sorridere e il suo passaggio veniva accolto con ilarità a causa del suo silenzio assordante, in compagnia della Toyota Mirai ricoperta di platino.

A vetture ferme invece, nel paddock aperto al pubblico, la situazione si ribaltava. Si trovavano una di fronte all’altra, a riposare all’ombra del parco.

In questo caso l’attenzione veniva catalizzata dalla Model X, che aveva sempre un gran nuvolo di persone di tutte le età attorno, dall’adolescente, al padre di famiglia, al maturo gentleman. Tutti in fila per ammirare da vicino le Falcon Wings posteriori o per “giocare” con il maxi display da 17 pollici.

L’Alfa Giulia invece se ne stava tutta sola, ammirata da poche persone, accanto a un’altra debuttante, la Abarth 124 Spider, con qualche ammiratore in più. Nel confronto impossibile, a Goodwood, l’Alfa Giulia ha vinto in movimento, mentre la futuristica monovolume Tesla Model X da ferma, ha battuto la fascinosa italiana, con mia grande sorpresa.

Due case che vogliono crescere, con filosofie diametralmente opposte a confronto, un po’ come Goodwood e il futuro dell’automobile.

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