Il terremoto che ha colpito l’Italia centrale sconvolge, quando non ferisce direttamente. Da un blog che si occupa di mobilità proviamo a suggerire un contributo che potrebbe tornare utile a persone che hanno perso tanto e per molte delle quali, le cose non saranno più come prima. Nella percezione, se non nella vita quotidiana.
Il terremoto ha cancellato, oltre che esistenze, molti beni materiali tra cui automobili. Non sono la prima cosa che serve per tornare a una parvenza di normalità, ma un veicolo può fare la differenza. La mobilità è un bene comune e, in certi casi come può accadere oggi nelle zone del terremoto, prezioso. Per una urgenza, per andare e soprattutto per tornare in autonomia, perfino per stare una notte vicino a casa aspettando una sistemazione migliore.
Fiat Chrysler e l’Unrae, l’associazione dei costruttori stranieri operanti in Italia, potrebbero unire per una volte le forze e fare qualcosa insieme a favore di chi è stato colpito dalla devastazione. Qualcosa di diverso dalle solite promozioni post terremoto in ordine sparso. Qualcosa di serio, in un anno in cui tutti hanno più o meno guadagnato grazie a un mercato in forte ripresa, quasi +18%.
Prendano ispirazione dalla via Salaria, spaccata dal terremoto e ai lati della quale in molti luoghi si piange. La via Salaria è così chiamata quale via del sale, ma avrebbe anche un altro significato su cui voglio mettere l’accento: la via che unisce i due mari. Ecco, una nuova strada simbolica per Fiat Chrysler e Unrae, per una volta con un obiettivo comune.
Sarebbe troppo bello. Guardando la cosa da una prospettiva ben più frivola, sarebbe anche utile a distogliere l’attenzione dalle immense figuracce che la Ferrari colleziona in F1.
Sinceramente, dal maglionne non mi aspetto nulla del genere, ma felicissimo di esser smentito. Dai FATTI, ovviamente. Perchè, appunto, di chiacchiere da parte sua ne abbiamo già sentite fin troppe.