Nel campo delle industrie tech che strizzano l’occhiolino al mondo dell’auto, questo è un periodo di subbuglio. Manca infatti poco all’inizio di gennaio, periodo monopolizzato dal Consumer Electronics Show (Ces) di Las Vegas, la vetrina sempre più utilizzata anche dai costruttori automobilistici per presentare al mondo le proprie novità tecnologiche.
Proprio in questi giorni è arrivato l’annuncio di Lucid Motors, azienda californiana già conosciuta per essere recentemente divenuta il fornitore unico dei pacchi batteria per le vetture di Formula E a partire dal 2018. Dopo anni di sviluppo interno, Lucid presenterà al Ces la sua nuova creazione. Una vettura cui ha lavorato il Cto dell’azienda, tal Peter Rawlinson, già chief engineer per Tesla della Model S.
Proprio quest’ultima sarà la principale rivale della Air, così è chiamata, una berlina full electric di fascia alta, con batterie che promettono almeno 480 km di autonomia, un powertrain con prestazioni che nulla hanno da invidiare alla sua concorrente dotata di Ludicrous Mode, e sensori che permetteranno l’arrivo, in futuro, della capacità di guida autonoma. Al momento stanno accettando prenotazioni con caparra, dato che la produzione è destinata ad iniziare nel 2018, in una nuova fabbrica da 700 milioni di dollari che sarà costruita ad-hoc in Arizona.
Se questo vi ricorda qualcosa, è comprensibile: è lo stesso modello impiegato da Tesla per la Model 3. Tuttavia, a differenza del costruttore californiano, Lucid Motors è ancora, con i suoi nove anni d’età, una startup che si basa su capitali raccolti da molteplici investitori. Non ha un punto di riferimento principale, come Elon Musk, ricco non solo di carisma, ma pure di capitali, che possono garantire le promesse fatte. Non manca lo scetticismo della gente sulle loro reali capacità di realizzare questa visione: potremmo trovarci davanti ad un altro potenziale caso Faraday Future. Startup di cui vi avevamo già parlato, partita con simili progetti, tra i quali una fabbrica miliardaria in cui realizzare una vettura sportiva.
Purtroppo, al susseguirsi di voci che parlavano di una crescente disorganizzazione, se ne sono aggiunte altre, relative ad una mancanza di capitali. Da sottolineare come uno degli investitori di Lucid sia la stessa LeEco, azienda cinese il cui fondatore Jia Yueting è uno dei nomi dietro a Faraday Future. La stessa LeEco che, da qualche mese, perde valore sui mercati internazionali, anche a causa dei troppi investimenti, forse avventati, nelle startup menzionate.
Il vento delle incertezze soffia anche per i big player: Google ha separato la propria squadra, fondando Waymo, non si sa se in un tentativo di dar loro maggiore autonomia, o per prepararsi a prendere le distanze in caso di flop. Apple, pur avendo ridimensionato le sue aspettative, continua ad affermare l’interesse verso la guida autonoma), senza però far conoscere i suoi progetti: l’ultima novità trapelata è stata l’assunzione di Alex Hitzinger, ex direttore tecnico del programma LMP1 di Porsche, con un passato in Formula 1.
Vedremo se il 2017 porterà al concretizzarsi di diversi annunci fatti in passato: con le case automobilistiche tradizionali che continuano ad aumentare l’attenzione da loro rivolta all’elettrico, le tempistiche diventano fondamentali affinché qualche new entry nel mercato possa lasciare un segno nel lungo periodo.