Aiuto. Alla tv, nelle ore serali, da giorni imperversa uno spot della Ford Edge. Pubblicizza un suvvone americano, versione ST-Line, la più sportiva. Il claim alla fine dello spot – se ci arrivate vivi – sostiene che non serve che la compri, può essere tua anche a noleggio.

Nello spot Ford Edge, un papà è al volante e la figlia al fianco imbraccia un ukulele, chitarrina a quattro corde. Suona e canta e strazia, quando dall’ufficio arriva per lui una telefonata in viva voce, lei s’interrompe e si spazientisce. Il papà rifiuta la telefonata ma i colleghi vogliono evidentemente salvarlo dalle lagne della figlia e insistono: drin, lei sbotta, il papà è attanagliato dal dilemma. Risponde o non risponde?

Ci pensa un attimo di troppo, io spero che sì, e invece no! Inserisce la funzione non disturbare ed è campo libero alla ragazza che suona, canta e strazia, in viaggio con papà. Fine dello spot.

Tutta qui la tecnologia Ford? Non ho niente contro l’ukulele. Nome suadente, storia di due secoli, origini hawaiane. Ma datelo – che so – a George Harrison, uno che l’amava e che sapeva suonare. Oppure dite al papà di accendere – se lo ha considerato negli optional – il sistema B&O Play, appositamente progettato per il suv, che utilizza un Digital Sound Processor a dieci canali per controllare ed equalizzare ciascun diffusore e ha l’opzione audio surround.

Magari ci fa ascoltare George Harrison. Ma lo strazio della figlia no…fermate la Ford Edge, voglio scendere!

ps Sprofondo. E se l’ukulele nascondesse un messaggio subliminale per far ricordare uno spot di automobili che in genere non ricordiamo perché sono troppi e spesso tutti uguali?

Commenti
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    Evviva! Mi hai preceduto perchè non ho ancora attivo il mio blog rinnovato. Ho in programma di cominciare a commentare anche io questi spot assurdi, insulsi e fastidiosi oltreche costosi anche per noi. Quello di Ford è solo uno dei tanti. Per fortuna c’è il santo telecomando per fuggire al primo “sintomo”. Grazie

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    Non ho visto lo spot, ma dalla descrizione il senso potrebbe essere che guidare la Ford Edge è così appagante che si sopporta volentieri la figlia straziante pur di poter continuare a guidarla e a evadere dall’ufficio…

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