Cosa fa più notizia sceglietelo voi. L’età? Effettivamente, entrare a 32 anni nell’empireo dei “global head” di un gigante dell’auto come Stellantis non è da tutti. Il genere? Non c’è dubbio: quando una donna rompe il tetto di cristallo del potere maschile, quello vero, fa sempre rumore. La nazionalità? Beh, è senz’altro la prima volta che una multinazionale dell’automotive, benché multiculturale, affida una divisione tecnica importante a una ingegnera brasiliana, “capitale umano” di un sistema scolastico e industriale di un Paese da poco inserito nelle catene globali del valore .
La record woman è l’ingegnere chimico Juliana Coelho, classe 1990, catapultata dal poverissimo Nord Est brasiliano fino a Parigi grazie al boss di Stellantis, il portoghese Carlos Tavares. E’ stato lui a imporle il diadema di “Head of Global Stellantis production way”, nuova divisione del Manufacturing guidato dall’ex Renault Arnaud Deboeuf. Coelho, in pratica, dovrà individuare le migliori pratiche produttive utilizzate nella settantina di stabilimenti mondiali del gruppo e farli condividere ovunque, con l’obiettivo di accelerare la riduzione dei costi e di migliorare la qualità dei prodotti.
La giovanissima ingegnera carioca sta viaggiando alla velocità della luce. Dopo essersi laureata nell’Università cattolica dello stato del Pernambuco, nel Nord del Brasile, è stata assunta da Fca nel 2013 per dirigere il reparto di verniciatura della nuova fabbrica costruita in quella regione. Sergio Marchionne la inaugurò nello stesso anno per assemblare il pick up Fiat Toro e le Jeep Renagade e Compass, tre modelli diventati popolari in Brasile. Ma già nel 2018 Coelho era responsabile della produzione di tutti gli stabilimenti Fiat dell’America Latina per poi essere nominata nel 2020 direttore dello stabilimento dove aveva iniziato a lavorare. Fino a pochi giorni fa, l’ingegnera era una delle punte di diamante della squadra manageriale del capo di Stellantis America Latina, l’italiano Antonio Filosa, che ha portato il gruppo a dominare in Brasile con una quota di mercato vicina al 30% e il marchio Fiat a conquistare il primato in Argentina a scapito dei giapponesi di Toyota.
Certo, la comune lingua madre portoghese potrebbe aver contribuito a farla notare da Carlos Tavares durante i suoi ripetuti blitz in Sud America. Fatto sta che la manager è stata subito inserita in uno dei programmi varati da Stellantis per la valorizzazione delle dipendenti donne. La sua nomina è indirettamente anche una buona notizia per le fabbriche italiane. Coelho, infatti, conosce perfettamente il sistema produttivo adottato da Fiat una decina d’anni fa per tutti i suoi stabilimenti mondiali noto come Wcm (World Class Manufacturing). Un sistema più sofisticato e partecipativo di quello in uso nelle fabbriche ex-Psa ma che ora sta affrontando il tema della riduzione dei costi imposto ovunque da Tavares.
Se la missione assegnata a Coelho sfiora i parametri di quelle impossibili, l’ingegnera non sembra esserne particolarmente preoccupata. I media carioca hanno dato ampio risalto alla sua nomina mentre il giornale radio del Pernambuco ha raccolto forse la più interessante delle sue interviste, con una frase (la trovate qui) che suona così: “E’ necessario ispirare ed essere ispirati dagli altri. Arricchire la vita delle persone è importante”.