Lo scorso week end accenno le ultime di Elon Musk a mia moglie, e di delitto e castigo di Dostoevskji cui lo avevo sottoposto su questo blog, e mi dice: conosci “La peau de chagrin“? Balzac, rispondo, ma nulla di più. E anzi, non ho mai capito cosa sia questa pelle di zigrino che cialtronescamente utilizziamo sui giornali per indicare una coperta che si restringe. Come se in redazione si leggesse Balzac. Ma poi: che è sto’ zigrino?

Il wrestling di Elon Musk con Donald Trump di queste ore, a suon di insulti e odore di miliardi di dollari in fumo con un esito ancora da scrivere, mi spinge fra le braccia dello scrittore francese. “Chagrin” significa dolore, ma lo “chagrin” di Balzac è un asino selvatico asiatico. Nel romanzo, un giovane e narciso aristocratico trova in un negozio di antiquariato un talismano a forma di pelle di zigrino, che gli permette una vita dissoluta di piaceri. A ogni gioia estrema soddisfatta, però, la pelle di restringe. Raphael de Valentin proverà a isolarsi dal mondo per sopravvivere, ma scomparirà insieme all’ultimo lembo della pelle di zigrino.

Elon Musk sta bruciando in queste ore un bel pezzo del suo talismano. Come il protagonista di Balzac, vive pericolosamente per liberarsi dai vincoli dell’esistenza quotidiana, in nome di una vita da consumare nella ricchezza e nell’azzardo. Nel frontale con Trump, rischia il destino di Space X, di Starlink, di Tesla, l’azienda di auto elettriche che ha insegnato agli altri come si fa. Iniziando con un prestito federale di soldi dei contribuenti subito ripagati e poi cresciuta senza grandi sussidi pubblici, al contrario dei rivali cinesi. Altra storia è quella di Space X, che deve la luna e un giorno chissà Marte alla cassaforte della Nasa, talismano oggi in potenziale restringimento.

Elon Musk sembra essere a un bivio, anche se non è uno che torna indietro. “La mia mentalità è quella di un samurai. Preferirei fare harakiri che fallire”, disse una decina di anni fa (quando non era il celebre Musk di adesso) al suo primo biografo, Ashley Vance. Non tornerà indietro con Trump, né sulla filosofia sua e di quella generazione della Silicon Valley alla Peter Thiel e Sam Altman (loro saldamente in sella), che rivendica il progresso tecnico come soluzione a tutti i nostri problemi, o su quel natalismo per il quale s’impegna a riprodursi a fini politico-ideologici, convinto della sua superiorità genetica. Non torna indietro, dopo avere invitato i suoi follower su X a contattare i parlamentari repubblicani con una immagine del film di Tarantino, “Kill Bill” e la direttiva “KILL the BILL”, uccidi la finanziaria di Trump.

Mentre abbandono Raphael de Musk, un amico maligno mi provoca su whatsapp: “Che dici, diventa eroe anti Trump e così tutti a comprare Tesla di nuovo?”. Bah, rispondo, con sta’ sinistra green sbandata di cui faccio parte, tutto è possibile. Solo per darmi un tono riapro Balzac: “L’opinione pubblica è la più viziosa delle prostitute” (1831).

@fpatfpat

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