Non ne posso più di sentir parlare di superbollo come unico killer del mercato del lusso, della politica come sola responsabile della “morte” di un mercato sì di nicchia, ma comunque importante. Troppo comodo. Il problema sta a monte, ovvero nel lassismo che c’è sempre stato nel nostro Paese verso l’evasione fiscale.

Prendiamo un esempio ben preciso, la Porsche 911 (caso estendibile a tutti i marchi e modelli di un certo pregio come Audi S e RS, BMW M, Ferrari, Lexus, Infiniti, Mercedes AMG): a causa del superbollo, la tassa annua su una Carrera S è passata da 1.008,7 a 2.766,95 euro. Una differenza grandissima, è vero, ma ridicola, in termini percentuali, rispetto al reddito di chi si può permettere di spendere oltre 100.000 euro per una macchina.

Ma ammettiamo pure che quei 1.750 euro circa in più all’anno siano decisivi nella scelta d’acquisto. Nella gamma esiste pur sempre la Carrera, meno potente della “S”: di solo superbollo si risparmiano 700 euro circa all’anno, altri 15.000 rimangono in tasca al momento dell’acquisto. Un’ottima soluzione, no? No, la fuga dalle sportive è di massa. Perché?

Perché –  sono pronto a disucterne – insieme al superbollo è partita una campagna di controlli fiscali incrociati. Chi si dichiarava nullatenente o poco più, ma circolava con un’auto di quelle sopracitate  si è visto improvvisamente messo sotto indagine. Questa strategia ha prodotto una qualche fedeltà contributiva? Non credo,  anzi mollto probabilmente l’evasore è sceso dalla Lamborghini per salire sulla Smart, ma non per questo ha smesso di pagare meno tasse del dovuto. Il problema vero, quello della fedeltà fiscale, non è dunque stato risolto.

Ma come è vero che lo Stato non ha ancora trovato un modo per far pagare le tasse, è vero anche che non sta scritto da nessuna parte che bisogna infrangere le regole, nel caso in cui, come in Italia, sia ragionevolmente possibile farla franca. Per tornare a noi, se le sportive – parlo di quelle da circa 100.000 euro in su – rimangono nei concessionari, è perché spesso (non sempre per carità) a comprarle erano coloro i quali adesso non vogliono farsi notare dalla Guardia di Finanza. Superbollo o meno. O non è così?

Commenti
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    Guarda che il superbollo incide soprattutto sul mercato del’usato e sul mercato della sportiva potente e poco costosa leggi Camaro o piccole sportive potenti tipo MB A450.

    Certo i 4 che in un anno compreranno l’Aventador forse non di porranno il problema, ma le migliaia di appassionati con auto vecchie e potenti forse si, che non solo hanno il superbollo da pagare, ma la loro auto non vale più nulla.

    Come al solito in Italia l’auto fa invidia sociale.. e con le tasse demagogiche non si va molto lontano…

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    Purtroppo non sono d’accordo. Io pago tutte le tasse che ci sono da pagare, sono ligio alla legge ed ai regolamenti; ormai però ho sviluppato l’idea di un consumo critico che comporta il non possedere oggetti (ove possibile) i quali genereranno ulteriore tassazione. L’idea di base è non compro la Porsche nuova perché non ho intenzione di pagare più tasse di quelle che già pago, ergo mi tengo quella “d’epoca” che tasse non ne paga. Con un sistema di tasse diverse magari la macchina sportiva l’avrei già cambiata, ma sono stanco di essere munto e di pagare tasse, tasse e soltanto tasse! Senza considerare che, nel ragionamento, va considerato il killeraggio del mercato dell’usato. Auto gravata da supebollo = macchina invendibile.
    Grazie per questo spazio, saluti!

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