E sono due! Nel giro di una settimana, prima il capo del marketing Simon Thomas, poi quello della produzione, Michael Macht, si sono dimessi dal gruppo Volkswagen. Dal momento che non mi è mai stato chiaro cosa faccia esattamente il responsabile della funzione marketing di gruppo (non mi riferisco solo a VW), deduco che le dimissioni di Thomas siano da collegare all’altro incarico che aveva, quello di responsabile del marketing VW, inteso come brand. Mentre nel caso di Macht, che era anche un membro del consiglio d’amministrazione, pare che Martin Winterkorn, numero 1 dei tedeschi, sia insoddisfatto del processo di adozione – tempi e costi – da parte delle fabbriche della nuova architettura MQB.

Quel che è certo è che per adesso Winterkorn non può contare sulla crescita del fatturato, in linea con l’anno scorso nel primo semestre ed addirittura in calo nel secondo trimestre. Almeno nel breve termine, un aumento dei margini può dunque avvenire solo con una riduzione dei costi, il che spiegherebbe il suo nervosismo circa il rollout MQB.  Non solo. Nei conti presentati da VW non ci sono inversioni di tendenza rispetto alle problematiche da noi già evidenziate mesi fa, ma la situazione è decisamente peggiorata. Non solo il fatturato, ma anche l’utile operativo è in calo nel secondo trimestre, in particolare quello della divisione automotive (-6%).  Al netto della regione Asia-Pacific, che include le joint ventures in China, nel resto del mondo le vendite a livello di gruppo nel primo semestre sono sostanzialmente statiche, con una performance assai negativa in Sudamerica (-24%). Complessivamente, VW ha venduto nel periodo 3,8 milioni di autovetture, con un utile operativo di 4,7 miliardi di euro.

Ma è a livello di brand che si scoprono i dati più interessanti. Porsche guadagna in assoluto più del marchio VW, nonostante abbia venduto “appena” 89 mila macchine (troppe a detta di alcuni analisti) contro i 2,3 milioni di VW. L’utile operativo di Porsche è pari a 1,4 miliardi – con un margine del 17% – mentre quello di VW è di circa un miliardo (2% di margine), in calo di un terzo rispetto al 2013, “weighed down by the decline in volumes, negative exchange rate effects and higher upfront expenditures for new technologies“. Oltre ad una conferma da parte di Audi, che nel semestre mantiene un utile operativo di 2,7 miliardi di euro – 10% di margine – la sorpresa positiva viene da Skoda, che a livello operativo guadagna circa 1.000 euro per vettura, più del doppio del marchio VW, con un margine operativo, del tutto ragguardevole, pari al 7%.

In conclusione, l’outlook per la seconda metà dell’anno non è positivo: per la divisione automotive potrebbero esserci ulteriori “cattive notizie”. Se le cose non miglioreranno, in particolare per il brand VW, non è escluso che saltino altre teste, anche se formalmente il responsabile del marchio resta proprio lui, Martin Winterkorn.

Commenti
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    Un navigato commercialista chiede ad un analista : “lo sai qual è la differenza tra una poesia ed un bilancio ? ” – No risponde l’analista.- Ed il commercialista allora spiega : “Nessuna. Entrambe sono prodotti della fantasia” Poi prosegue incalzando ancora l’analista: “Allora conosci la differenza tra il bikini ed un bilancio ?” – No risponde l’analista. Ed il commercialista conclude quindi così : “Nessuna. Entrambi mostrano molto, ma non fanno vedere tutto”

    […] Vado a controllare cosa hanno combinato i rivali tedeschi del premium e mi accorgo che sono rimasti nello specchietto retrovisore. Nello stesso periodo Audi  ha fatto il 10% di margine operativo, Mercedes si è fermata al 7,5%. La Stella dovrebbe andare meglio nel secondo semestre grazie a più ordini della grande Classe S, super redditizia. Nessuno però si può lamentare, meno che mai se sbirciano in casa dei cugini tedeschi di Volkswagen. […]

    […] trimestrale il livello dei margini di profitto del marchio Volkswagen, il cui calo ad agosto fece saltare la testa del potentissimo capo del manifacturing Michael Macht, Volkswagen registra segnali pessimi in Brasile e mediocri negli Stati […]

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