Se il salone di Detroiti dei suv e pick-up si trasforma in quello delle coupé, è già una bella notizia. Se poi le coupé sono anche affascinanti, meglio ancora. Al Naias, i giapponesi sembrano aver concordato una offensiva nazionale: puntare sulle coupé per conquistare quote di mercato ai danni delle tedesche premium. Una sfida che negli Stati Uniti si gioca quasi alla pari: Lexus è davanti a Mercedes e Audi mentre Infiniti e Acura, marchio premium di Honda, valgono rispettivamente oltre 130 e 175 mila unità.
Vi assicuro che, viste da vicino, l’Acura Precision (il concept della foto), l’Infiniti Q60 e la Lexus LC 500 sono ancora più intriganti e non hanno nulla da invidiare alle tedesche. Lo sforzo sul design sembra evidente, auto che non sfigurerebbero al concorso di eleganza di Pebble Beach.
Che negli Stati Uniti sia scoppiata la febbre da coupé? Eppure, in Europa il segmento si è quasi dimezzato negli ultimi 20 anni arrivando a una quota di mercato dell’1,3%. In Italia siamo allo 0,4%, considerando anche le cabrio. Briciole. E bravi gli americani che pensavamo tutto muscoli e truck, light o meno come una coca cola al bar.
Voglia di coupé in America, dunque? Macché, leggendo i dati di vendita delle coupé tedesche negli Stati Uniti, è una lunga sequenza di segni negativi: l’Audi A5 perde il 22%, la A7 il 9,5%, la Bmw Serie 6 il 14% e la Mercedes CLS il 13%. Un segmento che sembra senza speranza. Eppure Acura (Honda), Infiniti e Lexus hanno deciso di puntare proprio qui. Per Q60 e LC 500 anche potenze superiori ai 400 cavalli. Un azzardo fatto di emozionalità e sportività al potere. Una fiche da giocare subito, alla faccia dei volumi.
I giapponesi sono rinomati per la loro tradizione di coupè e spider dai prezzi abbordabili, ma nel segmento premium la vedo dura anche per loro…