Il sole bacia Tesla e Toyota, i due costruttori di veicoli che in pubblico sostengono con più convinzione di voler sfruttare l’energia solare per le loro auto (e non solo). Applicazioni le abbiamo già viste, come sulla Nissan Leaf elettrica dove il fotovoltaico viene utilizzato per mantenere in carica una batteria da 12 volt, ma con Tesla e Toyota l’impegno ora è un altro. Prevedibile che altri seguiranno, basta aver investito prima un mucchio di soldi.
Il sole di Tesla lo ha raccontato poche settimana fa il suo boss, Elon Musk. Che ha prefigurato nel breve periodo la creazione di una flotta elettrica spinta dall’energia solare e di un sistema elettrico indipendente dalla rete e fornitore di energia rinnovabile. Oltre, naturalmente, a un sistema di mobilità autonomo e condiviso.
Il sole di Toyota plana invece sul tetto della nuova Prius ibrida plug in, un optional capace non solo di immagazzinare energia solare ma di girarla direttamente al sistema di propulsione elettrico, aumentando l’autonomia della batteria.
Che sia un immenso business, lo dice anche la richiesta di Apple di poter vendere energia, inoltrata ai primi di agosto alla commissione statunitense che regola l’esercizio, tramite la controllata Apple Energy LCC. Non solo iPhone, ma anche 850 milioni di investimento su una azienda solare da 130 megawatt vicino San Francisco.
La nuova canzone del sole non sta nelle biciclette abbandonate sopra il prato e poi. Ma nei costi discendenti per la produzione di energia solare, dicono gli analisti, sempre più conveniente (insieme all’eolica) rispetto a quella dei carburanti fossili. Prezzi giù, installazioni su. E il sole sia con noi, anche in auto.
“Ed ora, con l’aiuto del sole, vincerò”
Come era solito affermare con tono solenne il protagonista di un famoso cartone animato – guarda caso – giapponese, in ogni puntata.
Sarà un segno del destino…