“Alpine is back”. Un tweet e l’attesa è partita. Il prossimo 16 febbraio Renault presenterà il primo modello della nuova vita del marchio sportivo Alpine. Ne ho parlato nei giorni scorsi con Bruno Ancelin, responsabile sviluppo prodotti della casa francese, che ha confermato: “Siamo ormai pronti e tutto procede secondo programma”.
L’auto che sarà lanciata tra qualche giorno “seguirà lo stesso stile del concept Celebration presentato per festeggiare i 60 anni di Alpine”. Soprattutto, il modello non resterà l’unico: “Alpine non sarà un’auto ma un vero e proprio marchio. In futuro estenderemo la gamma: se vogliamo che il marchio sia sostenibile dal punto di vista economico, non possiamo limitarci a un solo modello. Nessun marchio automobilistico potrebbe vivere oggi vendendo un solo tipo di auto”, mi ha raccontato Ancelin.
Passa qualche ora e incontro Jim Farley, a capo di Ford Europe. Mi saluta con la sua solita energica stretta di mano e inizia a parlare di “emozionalità e sportività” come chiavi della strategia della casa americana in Europa. Auto come la GT (vi consiglio il post scritto dal mio Socio sulla storia del suo sviluppo) o la Focus RS, parte fondamentale dei piani di Ford per il vecchio continente. Tanto che quando gli chiedo di sapere cosa accadrà al vero core business dell’azienda, le piccole e le compatte, il buon Farley mi guarda sorpreso, quasi a dire “quello non è il nostro mondo”.
Renault e Ford ma non solo. Opel ha annunciato che al prossimo salone di Ginevra sarà presentato il concept della GT (foto in basso): motore anteriore centrale, cambio sequenziale e trazione posteriore. Per i tedeschi è “la sportiva del futuro”.
Tutti e tre i marchi hanno nella loro storia una qualche connotazione sportiva e le auto proposte come potete vedere in queste foto, non sono niente male ma … cosa si sono messe in testa oggi Renault, Ford e Opel? Hanno qualche possibilità di competere con le sportive tedesche? Senza considerare che dal punto di vista finanziario, Renault è in piedi grazie a Nissan, Ford in Europa è appena tornata in utile, in parte grazie a un artificio contabile e Opel dovrebbe vedere i profitti solo a fine 2016.
Capisco la volontà di voler alzare la percezione del marchio (missione difficile, a dire la verità), ma il rischio di esagerare sembra dietro l’angolo. O sbaglio?
Mi piace questa strategia aggressiva per dar battaglia alle coupè premium tedesche. Se Renault, Opel e Ford riescono anche a mantenere prezzi “generalisti” i loro tre rispettivi modelli raccoglieranno quasi sicuramente un discreto successo commerciale.
D’altronde la GT86 non mi sembra che vada male, no?
Sono perfettamente d’accordo con Il Konz.
Dobbiamo pensare che il mondo evolve tecnologicamente. Pensiamo che Renault ad esempio sono tanti anni che sta in F1. Quindi l’aspetto tecnologico e’ superato. Rimane l’aspetto commerciale, ma in un mercato globalizzato i problemi sono inferiori.
Scrive uno che ha dato fiducia a Renault da oltre 50 anni. Fiducia ben riposta.
[…] leggo il post di Alessandro sui piani di Alpine, Ford e Opel e un po’ mi rincuoro. I progetti sportivi di queste tre case […]