FCA e oltre. Che Matteo Renzi non perda occasione per sottolineare la sua stima per Sergio Marchionne non è una notizia. E d’altra parte è inutile girare intorno ad un dato di fatto: se nel 2015 almeno la metà della (modesta) crescita italiana, pari allo 0,8% del Pil, è stata generata dal boom della produzione di auto made in Italy, ora è già abbastanza evidente che la musica non cambierà sia nel 2016 che nel 2017.

I più recenti dati dell’Istat parlano da soli. A febbraio la produzione industriale italiana è aumentata nel suo complesso solo dell’1,2% rispetto allo stesso mese del 2015 ma se la lente d’ingrandimento si posa solo sulla produzione di auto i numeri esplodono. A febbraio le fabbriche italiane di Fiat hanno sfornato 61.000 vetture con un aumento annuale del 21% mentre nei primi due mesi dell’anno il volume produttivo di vetture fabbricate nel Belpaese è arrivato a quota 118.000 con una lievitazione del 31%. Cresce a due cifre (+13%) poi anche l’export che è arrivato ad assorbire il 52% della produzione totale.

Il merito va soprattutto alla forte domanda di Panda (quest’anno se ne dovrebbero produrre circa 20.000 in più rispetto alle 176.000 del 2015) che ha già determinato una mezza dozzina di sabati lavorativi a Pomigliano e all’aumento delle immatricolazioni di Jeep Renegade e Fiat 500X assemblate a Melfi. Tre modelli che hanno compensato il violento rallentamento della Maserati che, sia nello stabilimento di Modena che in quello di Grugliasco, ha visto un crollo del 30% delle produzioni e il ritorno dello spettro della cassaintegrazione.

Difficile ipotizzare che la produzione automobilistica italiana possa crescere per tutto il 2016 agli stessi ritmi del primo bimestre. Tuttavia a corroborare per il 2016 la spinta propulsiva dell’auto made in Italy saranno gli imminenti ingressi in scena della dell’Alfa Romeo Giulia e della Maserati Levante. Secondo indiscrezioni, da lunedì 11 aprile la fabbrica di Cassino produce 60 Giulia al giorno su un turno ma entro la fine di maggio, oltre al fisiologico aumento della produzione, dovrebbe partire anche un secondo turno. Anche Mirafiori sta ripartendo con la produzione del Suv Levante della Maserati per ora collocata intorno ai 15 esemplari al giorno.

Numeri che cresceranno soprattutto da settembre in poi e che nel 2017 dovrebbero stabilizzarsi intorno a quota 100.000 esemplari per la Giulia e a 25.000 per il Levante. Impossibile per ora quantificare l’impatto sul Pil del 2016 di questi due nuovi modelli (e delle 20.000 Panda in più) mentre per il 2017 – se i programmi saranno rispettati – è ragionevole ipotizzare un aumento del Pil italiano di 4/5 miliardi per la Giulia e di 2/3 miliardi per il Levante. Fino a mezzo punto di Pil in più. E Renzi sentitamente ringrazia.

 

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