Fiat Chrysler si sta già muovendo come la metà di Stellantis. In Europa i segnali di vitalità affidati alla 500 elettrica e alla Maserati si concentrano su nicchie di mercato nelle quali Psa non è presente, mentre in Cina il Lingotto ha già ridefinito la propria presenza riducendola a Jeep e ai marchi premium in accordo con il taglio della capacità produttiva in Asia perseguita per ora da Carlos Tavares.

In questo contesto, la qualità dell’andamento di Fca nelle Americhe del Nord (dove Psa non c’è) e del Sud (dove Peugeot e Citroen sono deboli) è fondamentale per assicurare l’equilibrio finanziario, produttivo e soprattutto di potere per il futuro già in definizione di Stellantis.

Ebbene, entrambe le facce del pianeta America garantiscono spazio d’azione all’azienda guidata da Mike Manley e Richard Palmer.

Anche se non ripetibile per via dell’eccezionalità della fase (negli Usa la pandemia ha fatto “sparire” le poco remunerative vendite alle flotte), il margine del 13,8% raggiunto da Fca nel nord America nel terzo trimestre con oltre 2.500 milioni di euro messi in cascina testimonia di un’azienda che si sta rafforzando in un momento di crisi. E’ quello che accade alle società industriali in buona salute, perché Fca incassa ancora i benefici della scelta del 2016 di Sergio Marchionne di fermare la produzione di berline per puntare solo su suv a marchio Jeep e pick up Ram. Non a caso per il 2021 è previsto l’arrivo di tre nuovi modelli Jeep, di cui uno assemblato nella fabbrica nuova di zecca in dirittura d’arrivo a Detroit.

E’ ottima anche la performance di Fca in Sud America, dove il Lingotto alla leadership brasiliana ha affiancato quella del continente. A ottobre Fiat e Jeep assieme si sono accaparrate il primo posto nel mercato argentino con una quota del 15,4% e nei primi dieci mesi dell’anno la fetta di mercato controllata da Fca a Buenos Aires è salita al 14,8% contro il 12,1% dello stesso periodo del 2019. Sempre a ottobre, in Brasile Fca ha venduto 50.000 pezzi contro i 34.000 di Volkswagen e Gm (Psa è decisamente staccata a quota 2.300).

Per una volta, non è il marchio Jeep a fare la differenza ma quello Fiat. Sul mercato carioca stanno andando via come se fossero panini le nuove Fiat Strada,  pick up leggero che ai brasiliani è sempre piaciuto per robustezza e semplicità e che a ottobre ha venduto la bellezza di 10.068 pezzi, pari al 20% di tutte le immatricolazioni Fca. Lo Strada ha fatto un salto di qualità estetico che un giorno, chissà, potrebbe farlo apprezzare anche in Europa. A Tavares piacendo.

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