Niente da fare, sotto l’ombrellone ogni giorno rimugino su Stellantis, il nome che a sorpresa Psa e Fiat Chrysler hanno dato al nuovo gruppo, nascente dalla fusione entro il primo trimestre del 2021.

Stellantis? Il comunicato spiega che deriva dal latino, dal verbo transitivo stello“, a Torino tradotto “essere illuminato di stelle”. Però.

Nomen omen, cioè il nome è un presagio, con tutti i rischi che simile scelta ambiziosa comporta: se le cose andassero male a Psa e Fca, domani ci sarebbe sempre qualcuno pronto a ritradurre Stellantis tipo “polvere di stelle”.

Ma a chi diavolo è venuto in mente il nome Stellantis? Il futuro ceo Carlos Tavares, nato a Lisbona con studi superiori in Francia, non mi risulta abbia avuto a che fare con il latino mentre il futuro presidente John Elkann ha frequentato l’ottimo liceo “Victor Duruy” nel settimo arrondissement di Parigi. Dove oggi s’insegna anche il cinese, ma da sempre latino e greco fanno parte del percorso formativo opzionale. Omnia quae nunc vetustissima creduntur, nova fuere, farebbe notare Tacito.

Abbandono l’ombrellone ricordandomi di aver studiato al liceo classico e a casa mi tuffo nelle pagine del Castiglione-Mariotti, il vocabolario che purtroppo non è servito a evitare alcune indicibili nefandezze.

Stellantis? Gli antichi collegavano strettamente astrologia e destino, anzi per molti il destino era scritto negli astri. Se Tavares ed Elkann stanno scrivendo quello di Psa e Fca sul materiale di cui sono fatte le stelle, siamo a posto. Non nobis solum nati sumus, piazzerebbe qui Cicerone.

Rimuginando ancora, mi viene in mente Plinio il Vecchio. Sì, colpo di sole, il sapiente dei sapienti che nella sua opera omnia “Naturalis historia” a un certo punto (se la memoria mi assiste meglio del Castiglione-Mariotti) tratta del rapporto dell’umanità con le stelle e del destino scritto tra meteoriti e arcobaleni come indicatori di futuro.

Mi sorge il sospetto che tra i creativi dell’agenzia di Stellantis qualcuno abbia consultato Plinio prima di me. Al contrario delle credenze della sua epoca, per il grande studioso le stelle non sono legate alla vita di una persona. Non crede nemmeno che quando cadono qualche umano muore. Sono eterne.

Come dire: se Plinio ha ragione, la galassia Stellantis con le sue stelle Psa e Fca brilleranno per sempre. Male vivunt, qui se semper victuros putant, ammonirebbe però Publilio Siro, non il più celebre dei drammaturghi romani. Ma probabilmente un saggio.

@fpatfpat

Commenti
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    Articolo “more solito” interessante, e’ probabile tuttavia che la citazione latina (facile) che li aspetta nell’immane compito della collaborazione sara’ : “Per aspera ad astra” visto anche il periodo complicatissimo…
    L’importante che ricordino sempre che : “In faciem recidit, quidquid in astra iacit” … 🙂 viste le tue origini classiche non ho bisogno di tradurre.
    Fuori di metafora sara’ interessante vedere tutta la saga di “Stellantis” … nome che evoca una antica storia di fantascienza spaziale … ma che in realta’ deve fare i conti con un pianeta, quello delle auto, sovraffollato ed ostile, pieno di nemici e trappole infernali…

    […] come un asso nella manica nella trattativa in corso per la fusione con Psa. Nella nuova entità chiamata Stellantis è già stabilito che i francesi avranno il volante, ma c’è un messaggio per loro: “ne […]

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