L’auto di destra non esiste. Anche se il posizionamento politico destrorso di Elon Musk suggerisce sempre più una sorta di proprietà transitiva per Tesla. Lo dicono alcuni sondaggi, dall’America all’Europa, e qualche contraccolpo di mercato, dalla Silicon Valley alla Germania dove i nazisti di Afd sono da lui sostenuti. Lo avevo detto qui su Carblogger.it . Non lo dicono i compagni cinesi perché non possono.

L’auto di destra non è mai esistita, almeno fino al vediamo come va a finire con Elon Musk. Al più, negli anni ’80 impazzava la Volkswagen Golf nella Milano da bere o la Bmw Serie 3 fra gli yuppies di Wall Street. Niente di personale, s’intende. L’auto di sinistra invece si è vista. La Citroen 2CV presa a prestito dal cinema per andare alla rivoluzione dei garofani in Portogallo nel 1974, la Renault 4 finita in mezzo a pavé e molotov a Parigi nel maggio francese benché nata per les paysans, la Volkswagen Bulli che diventa negli anni ’60 l’auto dei figli dei fiori con cui andare, farsi e fare l’amore da Woodstock in giù. A loro insaputa, derivata da quel Maggiolino fortemente voluto dai nazisti.

Elon Musk lo sa che non esiste l’auto di destra e che a quelli di fragole e sangue nemmeno passava per la testa l’idea di un Bulli un po’ nazista. Però oggi il mondo va diversamente e su Amazon costa 10 euro l’adesivo (sticker) con la scritta solo in inglese “I bought this before Elon went crazy“, l’ho comprata prima che impazzisse. L’adesivo è cominciato ad apparire su alcune Tesla di proprietari statunitensi, per diventare un gadget best seller man mano che Musk era sempre più culo e camicia (come si dice dalle nostre parti) con Donald Trump. “Design divertente: la scritta umoristica dell’adesivo Elon è la perfetta attrazione e porterà sicuramente risate sulla strada”, è l’assolutoria traduzione da intelligenza artificiale di Amazon con cui vende l’adesivo, “perfetto per le Tesla, può anche essere applicato su altri veicoli, computer portatili, tablet o persino finestre”. Mah. Fatelo sapere a Giorgia Meloni.

Oppure andate su Reddit, il popolare social americano che compie giusto 20 anni, dove la discussione sulla deriva destrorsa di Elon Musk cattura come un feuilleton. Tipo tal brskyer. “Abbiamo preso la nostra auto nel 2020. Sapevamo che era un idiota a quel punto, ma l’intera transizione fascista sembra essere realmente avvenuta da allora”. bthest: “Vivere in un’America nazista fa schifo. Però adoro la macchina”. Starck-Wrech: “Amo la mia Model S ed è stata priva di problemi per 6 anni. Trovo un piccolo conforto nel fatto che l’ho acquistata da terzi e non ho necessariamente dato i miei soldi a Tesla. Fanculo Elon”. WeyrdSysAdmin: “Vorrei solo i motori della Model S Plaid in una Miata. Ma nessuno sta facendo niente”. Punto e a capo geniale, quanto lo amo.

E mentre Elon Musk si sbatte perché la sua Tesla possa essere abbandonata perché lui tira a destra o semplicemente rifiutata perché si finge “crazy”, il bel film su Bob Dylan (precipitatevi a vederlo se non l’avete già fatto) mi evoca un’altra storia di adesivi all’americana. Woody Guthrie, musa di Dylan, ne aveva uno sulla sua chitarra: “This machine kills fascists”, questo strumento uccide fascisti. Sempre in vendita su Amazon, tutto fa mercato: “Siete alla ricerca di qualcosa di diverso e volete distinguervi dal mainstream? Offriamo un ampio campo di prodotti con frasi e motivi divertenti”. Mah. Costa pure la metà di Elon, solo 5,99 euro.

@fpatfpat

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